
I Buoni Ordinari del Tesoro (BOT) sono titoli di Stato italiani a breve termine, emessi dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per finanziare il fabbisogno dello Stato.
La loro emissione avviene tramite un’asta competitiva, un meccanismo che garantisce la determinazione del prezzo in base alla domanda di mercato.
L’asta dei Buoni Ordinari del Tesoro è un meccanismo fondamentale per il finanziamento dello Stato e per la determinazione del rendimento di questi strumenti finanziari. Il suo funzionamento garantisce trasparenza ed efficienza, consentendo agli investitori di partecipare in base a dinamiche di mercato.
Per chi cerca un investimento a breve termine, sicuro e relativamente liquido, i BOT rappresentano una scelta interessante, da valutare attentamente in base al contesto economico e ai propri obiettivi finanziari, in questo approfondimento, analizzeremo nel dettaglio il funzionamento dell’asta dei BOT, perché vengono collocati in questo modo e quali implicazioni comporta per investitori e mercato finanziario.
1. Cosa sono i BOT?
Rinfreschiamo un pochino la memoria, anche se all’interno della nostra academy abbiamo ampiamente affrontato il tema dei Buoni Ordinari del Tesoro in questo articolo. I BOT sono titoli di Stato privi di cedola (zero coupon), con una durata inferiore all’anno.
Le scadenze principali sono 3, 6 e 12 mesi. Il loro rendimento è dato dalla differenza tra il prezzo di emissione (o di acquisto) e il valore nominale rimborsato alla scadenza.
L’emissione dei BOT consente al Tesoro di raccogliere liquidità a breve termine per far fronte alle esigenze di bilancio dello Stato. Per gli investitori, questi strumenti rappresentano un’opzione a basso rischio, data la garanzia dello Stato e la breve durata dell’investimento.
2. Perché i BOT vengono collocati tramite asta?
Il collocamento tramite asta è un meccanismo trasparente ed efficiente per determinare il prezzo dei BOT. Questo metodo permette al Tesoro di raccogliere fondi a condizioni di mercato, evitando distorsioni e garantendo che il rendimento sia determinato dalla domanda e dall’offerta.
Utilizzando l’asta, il MEF può ottenere il miglior prezzo possibile per i titoli emessi, riducendo i costi di finanziamento dello Stato. Inoltre, il meccanismo d’asta assicura che gli investitori istituzionali e privati possano concorrere equamente all’acquisto dei titoli.
3. Come funziona l’asta dei BOT?
L’asta dei BOT si svolge secondo modalità ben definite, che coinvolgono diversi attori e seguono precise tempistiche.
1. Annuncio dell’asta
Il MEF comunica in anticipo il quantitativo di BOT che intende emettere, la scadenza dei titoli e le modalità di partecipazione all’asta. L’annuncio avviene solitamente una settimana prima della data dell’asta.
2. Presentazione delle offerte
L’asta è riservata agli operatori autorizzati, come banche e intermediari finanziari iscritti all’elenco degli Specialisti in Titoli di Stato. Gli investitori privati possono partecipare solo indirettamente, attraverso le banche e le società di intermediazione.
Le offerte vengono presentate in termini di prezzo e quantità, e ogni operatore può inviare più proposte. L’asta segue il principio del “prezzo competitivo”, il che significa che gli acquirenti devono specificare il prezzo a cui sono disposti ad acquistare i BOT.
3. Assegnazione dei titoli
L’assegnazione avviene seguendo il criterio del prezzo marginale. Il MEF accetta le offerte partendo dal prezzo più alto (quindi con rendimento più basso) fino a coprire l’importo offerto. Il prezzo marginale è quello più basso tra quelli accettati.
Chi ha presentato un’offerta a un prezzo superiore al prezzo marginale riceve l’intera quantità richiesta. Chi ha offerto un prezzo pari al prezzo marginale può ricevere solo una parte dei titoli richiesti in base a un coefficiente di riparto.
4. Regolamento dell’asta
Gli investitori assegnatari devono versare il controvalore dei titoli entro due giorni lavorativi dall’asta. Il Tesoro incassa così i fondi raccolti, mentre gli investitori ricevono i BOT sul proprio conto titoli.
Esistono due principali tipologie di aste per i BOT:
Asta competitiva: gli investitori indicano sia il quantitativo di titoli desiderato sia il prezzo che sono disposti a pagare.
Asta non competitiva: gli investitori, spesso di natura istituzionale, indicano solo il quantitativo desiderato e accettano il prezzo medio ponderato dell’asta competitiva.
4. Cosa influenza il prezzo e il rendimento dei BOT?
Il rendimento dei BOT è influenzato da diversi fattori di mercato tra i quali troviamo:
Domanda e offerta: se la domanda di BOT è elevata, il prezzo salirà e il rendimento scenderà. Viceversa, una bassa domanda farà scendere il prezzo e aumentare il rendimento.
Politica monetaria della BCE: tassi di interesse più elevati rendono meno attraenti i titoli a breve termine, facendo salire i rendimenti dei BOT.
Rischio Paese e spread: se aumenta la percezione del rischio legato all’Italia, gli investitori chiederanno rendimenti più alti per acquistare i titoli di Stato.
Inflazione: se l’inflazione è alta, gli investitori richiederanno un rendimento maggiore per compensare la perdita di potere d’acquisto.
5. Vantaggi e rischi dell’Investimento in BOT
In maniera sintetica potremmo dire che come in qualsiasi tipo di investimento o di allocazione del capitale ci sono diversi vantaggi e svantaggi, elencarli tutti sarebbe complesso poiché dipende molto dalla tipologia di BOT, dal profilo dell’investitore e da altri innumerevoli fattori.
Di seguito cerchiamo di sintetizzare e far un focus generico sui punti di forza e di debolezza:
VANTAGGI:
Sicurezza: essendo titoli di Stato, sono considerati tra gli investimenti meno rischiosi.
Liquidità: possono essere rivenduti facilmente sul mercato secondario.
Assenza di cedola: il guadagno è interamente dato dalla differenza tra prezzo di acquisto e valore di rimborso.
RISCHI:
Rischio tassi di interesse: se i tassi aumentano, il valore dei BOT sul mercato secondario può diminuire.
Rischio di reinvestimento: dato che la durata è breve, gli investitori devono reinvestire frequentemente, con il rischio di trovare rendimenti inferiori.
Rischio Paese: in situazioni di crisi, i rendimenti dei BOT possono aumentare per compensare l’aumento del rischio.
Ricordiamo che i nostri contenuti vengono creati con il solo scopo informativo e non sono da considerarsi una consulenza o un suggerimento di investimento. Rivolgiti sempre al tuo consulente finanziario di fiducia per consigli in materia di investimento e allocazione del capitale.