
Settimana 12 novembre / 19 novembre 2024
Gli andamenti registrati sui listini nel corso dell’ultima settimana certificano che l’effetto positivo derivante dall’elezione di Trump è risultato meno impattante di quanto sembrava e si è mantenuto per un periodo molto ridotto.
Solo sul piano delle valute per ora l’effetto è significativo con il dollaro che si è bruscamente rivalutato da 1,09 circa a 1,05 circa.
Probabilmente il motivo di questa sostanziale risposta negativa va trovata sul fatto che il quadro economico americano è molto più complesso di quello che era presente nel primo mandato perché i conti pubblici sono in sofferenza, il rapporto debito/PIL è al 122% dal 106% e il deficit è passato dal 3,10% al 6,7%.
1. Mercati
La scelta di personaggi di dubbia capacità nella composizione della compagine di Governo certamente non aiuta a guadagnare consensi. È anche da valutare il peso economico per l’economia americana dei dazi che Trump deciderà di adottare.
Altro elemento da valutare è rappresentato dal contrasto tra Trump e la Federal Reserve subito evidenziato da Powell, che potrebbe portare anche al rallentamento della politica accomodante sui tassi in funzione dei risultati che si realizzeranno sull’economia reale.
Infine, il programma protezionistico che adotterà Trump potrebbe condizionare le quotazioni dei listini dei paesi emergenti, mentre un settore privilegiato potrebbe essere quello energetico ed in particolare quello petrolifero.
Anche il cambio sta incidendo in modo significativo sui mercati come il cambio del dollaro passato in due settimane da 1,09 a 1,054; ipotesi considerata nei precedenti report anche se avevamo previsto una rivalutazione più lenta. Ovviamente è presto per dare delle valutazioni definitive sulle prospettive di breve e medio termine, viste le troppe variabili presenti e sopra evidenziate, oltre a quelle note a livello internazionale.
Altro elemento di attenzione emerso recentemente è la considerazione dei vertici di Bank of England in merito alla Brexit: la stessa starebbe incidendo pesantemente sull’economia inglese, anche con danni strutturali, e si renderebbe quindi necessario un riavvicinamento con la UE, ove possibile.
2. Principali Indici
I mercati UE hanno registrato un andamento negativo mentre i mercati USA hanno registrato un andamento positivo anche se meno significativo di quanto prevedibile. Nikkei risulta leggermente negativo come Hang Seng, Shanghai e Mumbai.
Per molti analisti l’elezione di Trump avrebbe dovuto produrre un effetto fortemente positivo sulle quotazioni almeno nel BT/MT ma così non è stato.
Di seguito i dati sull’andamento delle Borse mondiali nel periodo 06.11.2024 – 18.11.2024:
-Indice FTSEMib -4,87%
-Indice Eurostoxx -2,10%
-Indice Dow Jones +2,64%
-Indice Nasdaq -0,59%
-Indice Nikkei 225 -0,39%
-Indice Hang Seng -3,55%
-Indice Shanghai -0,69%
3. Principali valute
Si ricorda che l’andamento delle valute viene confrontato con il valore dell’EURO.
Il dollaro prosegue il recupero ora in area 1,059 come le altre monete dell’Area (AUD, NZD, CAD).
Peso messicano laterale leggermente in recupero come il rand sudafricano.
Anche la lira turca ha registrato un leggero recupero, mentre il real brasiliano si è mosso lateralmente ed il rublo si è leggermente svalutato oltre 105.