
Aggiornamento del 9 dicembre 2024
A livello internazionale permangono le aree di crisi anche se Trump ha affermato che ritiene di poter riuscire a realizzare almeno una tregua sia in Ucraina che in Medio Oriente.
In settimana il collasso del governo siriano ha aperto un nuovo fronte di crisi anche perché attualmente non è chiaro il collocamento internazionale dei ribelli che hanno conquistato il Paese.
Il loro Capo Al-Jolani proviene da una famiglia benestante ed ha studiato in Istituti occidentali ma in passato ha anche inneggiato all’11 settembre.
Per ora è troppo presto per capire il posizionamento del nuovo Governo in corso di formazione. Di fatto Assad è uscito di scena chiedendo asilo in Russia.
1. Mercati
Sembra rientrata la crisi inerente il tentativo di colpo di stato in Corea del Sud ma non si comprende se il Capo dello Stato ed il Governo rimarranno in carica o meno.
La Banca Centrale della Corea del Sud ha garantito la liquidità necessaria ed è pronta a garantire la stabilità valutaria.
Tutta la situazione internazionale appare quindi molto fluida ed in corso di definizione.
Quanto sopra apparentemente non ha influenzato i corsi dei mercati finanziari che, come sopra segnalato, continuano a crescere forse anche per chiudere positivamente l’anno.
Le attese per il 2025 sembrano moderatamente positive per i mercati azionari (forse anche per l’effetto Trump) e positive per i mercati obbligazionari in funzione della prosecuzione della riduzione dei tassi.
Al riguardo nei prossimi giorni FED e BCE dovrebbero decidere una riduzione almeno di ulteriori 0,25%, mentre per il 2025 le riduzioni considerate possibili dagli analisti dovrebbero essere circa 4 nel corso dell’anno.
Nel dettaglio il MIB tiene le quotazioni anche se il PIL è considerato in diminuzione nel 2024 da 1,1% a 0,50% e nel 2025 da 0,8% a 0,3%, mentre la Germania è in sostanziale stagnazione e la Francia appare in difficoltà con incertezza sulle quotazioni del suo debito pubblico OAT.
Nei settori industriali l’automotive perde circa il 14% mentre il settore chimico perde il 6%.
2. Principali indici
Gli indici USA continuano a registrare, anche se lentamente, una continua crescita con record in successione; specialmente i tecnologici che risultano favoriti dal prossimo Governo Trump.
Tutti i mercati si sono mossi con un trend di crescita, meno accentuato per Mumbai, Nikkei e Dow Jones.
Anche il Bitcoin ha registrato nuovi massimi oltre $ 100.000,00 cad.
Per quanto riguarda le Materie Prime l’oro permane intorno a $ 2660, il petrolio BRENT quota a 71,91 e WTI a 68,08 quindi su valori similari a quelli di inizio scorsa settimana con accentuata volatilità.
3. Principali valute
Risulta confermato l’arretramento del dollaro in area 1,058, analogamente le altre valute dell’Area (AUD-NZD-CAD); sostanzialmente laterali le valute dei paesi emergenti.
Il rublo ha registrato un recupero sotto area 105 e così anche la rupia indiana.